mercoledì 27 novembre 2013

Dolce cremoso chiamato “le notti del libano” قشطليه او ليالي لبنان

Oggi ho deciso di fare questo dolce a cucchiaino veloce e buono al palato ma anche bello da vedere, è nutriente e senza burro e uova, l’unico grasso che potrebbe essere è il grasso del latte e della panna qualora si scegliesse di metterla, del latte uso quello scremato e la panna la metto quando devo offrire questo piatto agli amici . Questa crema che io non posso chiamare budino che gli inglesi hanno adottato dopo averla presa dagli arabi mettendo il nome “pudding” ma continuo a chiamare crema qualsiasi piatto di dolce a cucchiaio che va dal “creme caramel” hitalieh= crema con amido con sciroppo allo zucchero bruciato, riso/latte o semolino/latte o amido/ latte. La crema di oggi è chiamata “layalilubnan” ليالي لبنان  che vuol dire le “notti libanesi” o قشطليه   che vuol dire hitalieh con قشطه panna, io da piccola non avevo mai mangiato questa crema con la panna, le nostre creme casalinghe erano al massimo semolino tostato con acqua e zucchero, non era male, qualche volta mia madre faceva anche l’amido con il latte e zucchero e aggiungeva l’acqua di rose elemento molto importante per distinguere le creme dai budini, pudding che in Palestina c’erano in abbondanza specialmente dopo il ventennio del Mandato Britannico che ha fatto e disfatto in Palestina.Ricordo anche che un giorno alla settimana preparavo delle coppette di semolino all'acqua e zucchero (حلاوة سميد) ed altri con riso e latte spolverati di cannella e li mettevo su un vassoio che mio fratellino portava su un piccolo banco in strada sotto casa per venderli, lo controllavo dalla finestra e correvo in caso di litigio con i compagni, aveva solo 6/7 anni era emozionante vedere che le persone si fermavano a degustare queste creme quando finiva dava una parte alla mamma come rimborso spese ed il resto lo tenevamo noi due per noi due per pagarci la scuola ed altre necessità. Questo succedeva quando ormai ripresi dalla catastrofe iniziavamo a vivere una vita in via di guarigione dalla tragedia del 48 che noi bambini ignoravamo la dimensione perché a scuola (privata) nessuno ci parlava.   

Per tornare al dolce con la panna molto diffuso nel Libano paese che ha rifinito il piatto guarnendolo con dei pistacchi oltre alla panna e lo sciroppo di zucchero e la cannella  perché il Libano è considerato un paese delle raffinatezze e delle bellezze naturali e anche della sua popolazione multietnica multiculturali e religiosa dove si mescola il divino ed il profano, lo ha adattato al gusto dei suoi cittadini molto più diversi che in Palestina (forse la tragedia del 48 ci ha uniti di più per resistere meglio alla dispersione della nostra eredità culturale) . Siccome il Libano è considerato il paese più energico per le movimentate notti di festa e divertimento, è risaputo che il Libano è il più ricco di clubs e di ristoranti e luoghi di svago con musica e balli, e per questo ho pensato all'origine di questo dolce che assomiglia un po’ alle caratteristiche del Libano in quanto è semi solido e cremoso con uno sciroppo che cola insieme alla panna ed al pistacchio in movimento, in Palestina non potrà mai chiamarsi “notturni palestinesi” o le notti in Palestina, sarebbe un insulto alle persone che vivono tutti i giorni e tutte le notti in stato di assedio o di resistenza agli attacchidell’esercito e coloni dell’occupazione. 

Altro che divertimento e spensieratezza.


Il Libano prese la sua indipendenza dalla Francia nel 43 e le rimase fedele come usi e costumi più che ai paesi arabi specialmente alla madre patria “La grande Siria”(prima della colonizzazione europea era una provincia della Siria) come del resto la Giordania e la Palestina ed una parte del sud della Turchia, cosa che ha sempre creato conflitti e rivalità tra tutti questi staterelli appena staccati dalle costole della Siria Madre per volere delle grandi potenze europee che continuavano a controllare a distanza dopo essersi spartiti la torta per motivi strategici economici e militari.I Libanesi hanno continuato a rimanere legati alla Francia continuando a parlare la lingua francese considerata quasi la prima lingua del paese oltre all’arabo, che parlano con una cadenza allungata che deriva dal siriaco e dall’aramaico storico della Siria. Il Libano nonostante tutte le guerre subite continua ad essere considerato “la svizzera del M.O” . Anche se i libanesi si sentono spesso “francesi”,i loro cibi restano comunque gli stessi nostri anche se i loro atteggiamenti assomigliano più ai loro colonizzatori, le nostre abitudini da palestinesi sono differenti, forse per la triste sorte che ci ha toccato e forse perché noi palestinesi abbiamo avuto la storia contro, siamo stati molto più sfortunati dagli altri stati arabi e per questo siamo più uniti per il nostro triste destino che ci aiuta a resistere per proteggere la nostra terra che pian piano ci sta sfuggendo via e per questo dobbiamo continuare la nostra battaglia pacifica che prima o poi ci darà ragione “questo mondo ingiusto e di parte”.
Per tornare al cibo ed al piatto che propongo oggi che è formato principalmente da una crema fatta di farina di riso al latte o di amido o di semolino che nasce nella Palestina/Siria  e prende il via nel resto del M.O con delle modifiche a seconda del luogo e del ceto sociale e del gusto, la si può guarnire con la frutta fresca pregiata oppure spruzzarla con l’acqua di rose o fior d’arancio ecc.ecc e spolverarla con le spezie più profumate tipo la resina la cannella e la noce moscata, per ultimo spalmarla con la panna “Qishta” alla frutta secca, tutte le versioni sono buone quando gli invitati sono dei ben venuti.

Negli ultimi tre giorni l’ho fatta due volte in due modi diversi, a mio marito insieme agli amici è piaciuta molto ed hanno condiviso questa ricette e gustato questo boccone dolce e morbido che la bocca non può non muoversi estasiata.

Qui sotto c’è un annuncio che ho trovato in internet che mostra una frazione della vita sociale dei palestinesi prima della Nakbah del 1948. Riporto ciò che è scritto.

Annuncio per il turismo nel Libano nel 1932 con le ferrovie palestinesi in 19 ore e dice “venite in Libano paradiso dell’Est”, sono previste riduzioni estive dei prezzi da maggio a novembre. Era già allora considerata “paradiso” per le sue bellezze naturali;come dicevo sopra e se si viaggiava vuol dire che c’era anche il benessere.Per chi viaggiava in prima classe c’erano anche le cabine con i letti. 


Grazie e saluti a tutti da Bassima e Fatima 

1 commento:

  1. Mi hai fatto venire in mente un ricordo tanto distante quando ero piccola con la versione del Layle Lebnan senza latte che si chiamava Krayzeh كريزه (vedi foto). Cera questo signore che girava per il harah (حارة) con un seder krayzeh in testa e urlava "كريزه كريزه ". Io che andavo dal nonno a chiedere una "barezeh" per comprare un pezzettino di questo dolce qua. Per me era la cosa più buona del mondo (meglio di tutte le cioccolate o gelati che mangiavo invece negli emirati arabi). Un profumo di acqua di rosa e il colore ipnotico non poteva non catturava i bambini del حارة .

    http://www.heilnews.net/JordanImage/related/2011/4/big/big1685.jpeg

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