Oggi e per il secondo giorno presentiamo il Ka’ek bi
‘ajweh
Questa ricetta la
facciamo di solito a Pasqua per i cristiani e a Ramadan per i musulmani ma da
un po’ di tempo non ci sono quasi più ricette particolari per ogni occasione
(grazie a facebook che non lascia spazio per le occasioni speciali…) così e non
so se va bene ci troviamo travolti da un mare di informazioni su cibo ed altro
che ci legano alla sedia per curiosare e guardare il mondo attraverso uno
schermo, la stessa cosa dicasi delle stagioni e la frutta e verdura legate ad
esse: troviamo zucchine pomodori fagiolini ecc ecc . tutto l’anno e non
c’importa più da dove viene, potrebbe venire dall’ estero dove non ci sono leggi
in merito ai concimi o in merito agli antiparassitari ecc. e questo spesso non
ci procura nemmeno la voglia di valutare se è meglio consumare i vegetali di
stagione con sicurezza alimentare o buttarci per avere tutte le voglie e andare
contro la natura e la stagione del luogo in cui viviamo.
La stessa cosa
accade per i dolci, troviamo panettoni anche fuori dalle feste ed io li ho
trovati nel punto più basso del mondo “a Jerico” con costi abbordabili, a
pensare che ero partita con due pandori per Gerusalemme e lì oltre a Jerico li
ho trovati a 10 euro l’uno.
Quando arrivavo a
casa nel passato, mia madre era fiera di mangiare una cosa italiana o di
vestire un abbigliamento di marca italiana ma quando girando per le città ho
visto un mercato pieno di prodotti cinesi e turchi spesso a minor costo, sono
rimasta a bocca aperta ma come posso convincere mia madre che anche in Italia
la società sta cambiando e chi vuole vestiti italiani deve spendere un bel po’
di più e per chi viaggia molto come me non può affrontare un budget alto.
Torniamo al Ka’ek
che è meglio ed io l’ho fatto a Natale infrangendo i miei principe rispetto
alla tradizione senza escludere i panettoni ed i pandori che adoro.
Mi sono messa a
snocciolare i datteri che avevo portato con me da Jerico. Il dattero è
l’ingrediente principale di questo dolce e quando questo dattero arriva dalle
palme di mio fratello a Jerico acquisisce un sapore ancora più speciale. Non
posso non pensare ai palmeti sradicati o sequestrati o rubati dai coloni e
distrutti dall’ esercito oltre alla distruzione dei canali d’acqua o la
deviazione di essi per fare spazio alle case e piantagioni israeliane. La palma
inizia a dare frutti dopo 10 anni e va irrigata col metodo a goccia continua.
Mi piange il cuore quando vedo seccare alberi centenari per la mancanza d’acqua
o per il perfido dispetto per possedere le cose d’altri.
Il dattero è il più
completo come alimento, ricco di minerali e vitamine e carboidrati e con un
pezzo di pane può sostituire un pasto. Con i datteri si possono fare tante
altre ricette es. marmellata, melassa, torte con aggiunta di noci pistacchi e
mandorle ecc ecc.
Noi oggi facciamo le
ciambelle ka’ek con semolino datteri e burro lievito di birra ed una piccola
presina di MAHLAB (un piccolo nocciolo di un tipo particolare di ciliegio della
Siria).
Amalgamo tutti gli
ingredienti e li lascio a riposare per qualche ora e mi giro a lavorare i
datteri con le mani per ridurli a una pasta liscia, aggiungo l’acqua di rose
cannella e semi di anice o anche polvere, faccio dei rotoli sottili e li lascio finché la pasta sarà pronta.
Lavoro di nuovo il
semolino ed aggiungo un po’ di acqua per ottenere una pasta friabile e non
dura, prendo piccole quantità e la lavoro con le mani, la stendo come vedete
nella foto e metto dentro il rotolo di ‘ajweh e chiude con delicatezza e con
l’aiuto di una pinza dentata speciale faccio sopra dei pizzichi giusto per
avere una faccia bella, (a proposito del pensiero di mia madre) li metto
allineati nel vassoio grande (a proposito ho un forno extra large, ma mai come
quello nero del forno di Gerusalemme) e inforno a 200 gradi per quasi 10
minuti.
Nota
bene che dentro il dolce non mettiamo né zucchero né uova.
Si possono mangiare con una spolveratina di zucchero
al velo accompagnato da una tazza di tè o di caffe rigorosamente arabo.
Buon Appetito.
Nessun commento:
Posta un commento