giovedì 9 maggio 2013

La resistenza attraverso la cucina e la sua antica storia

La cena d'ieri fatta a 15 corsisti di lingua araba dell' Università Popolare di Camponogara insieme al loro insegnante Andrea Fachin, è stata bella e importante perchè abbiamo ribadito che il nostra impegno nella cucina tradizionale palestinese ha lo scopo di "resistere per esistere" e siccome la cucina tipica è a rischio estinzione, anzi trasformazione come lo è stata la terra palestinese nella storia "attaccata sottratta e trasformata" da chi la terra non ce l'aveva, ma con arroganza e prepotenza ha cancellato anche la storia identitaria e l'eredità culturale di un popolo che nonostante tutte le angherie subite ha saputo resistere per continuare ad esistere e noi come appartenenti a quel popolo dobbiamo continuare a cucinare e mangiare ed offrire piatti sempre diversi ai nostri amici della diaspora per far conoscere la nostra storia culturale attraverso il cibo. Il nostro compito e praticare.

 La resistenza attraverso  la cucina e la sua antica storia.

Iniziamo sempre con il coprire i tavoli con le tovaglie fatte di "kefia" comperata a Hebron a metratura lunga diversi metri e cucita da usare sempre nelle nostre frequenti cene tipiche e giusto come ho sempre dichiarato che la kefia è la nostra identità che sta anch'essa  cambiando per prendere altri colori ed altri formati ma per noi rimane sempre quella bianco/nera con le sue frange bianche.


Il menù era composto così :

Anche se insistiamo sul piatto MUJADDARA  ma riteniamo sia il piatto più in pericolo, non perché gli israeliano lo rubino ma perché i palestinesi lo fanno poco con il burgul (in via di estinzione) componente naturale e primario in questo delizioso piatto. Notiamo che è molto gradito e ritenuto un piatto completo sia per le calorie che i valori nutrizionali.

Hummos il piatto più tipico ma sfortunatamente più posseduto per il suo sapore delicato e privo di colesterolo e con pochi grassi .

Salsa piccante calibrata con peperoncino ed insieme alle spezie ed il pomodoro risulta molto gradevole e tollerata .

Focacia con le spezie  è una novità suggeritomi da un amica in quanto ho messo sopra "ducca" di Gaza e cioè composta di spezie come la curcuma cumino zenzero coriandolo origano e summacco .

Involtini con za'tar e nigella (qizha) fatti con pane  steso sottile e cotto su padella antiaderente.

Tabbuleh fatta al momento con pomodori prezzemolo cipollotti menta e "burgul" che ormai in Palestina è scomparso insieme alla terra e di fatto viene importato dalla Turchia come lo troviamo qui in Italia.

Pane alla nigella  " 'assaj " su piastra di zinco ma io uso l'antiaderente .

Hilbeh (forse questo piatto non lo prenderanno) è un dolce fatto semplicemente con il semolino ed il burro insieme ai semi di "fieno greco", un piatto delizioso salutare e senza uova.

Per ultimo abbiamo offerto il thè alla salvia ed al cardamomo. semplicemente meraviglioso.

Avevamo allestito anche una mostra delle spezie che usiamo nella cucina palestinese stesa su una kefia (logico) ed attorniata da qualche bellissimo rosario arabo islamico .


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