martedì 16 aprile 2013

Al Maklouba “la rovesciata” المقلوبة الباذنجانية


Nasce come “bathinjanieh” e da qui che fu chiamata storicamente melanzanieh, cioè riso con melanzane come componente principale.
Se, come sappiamo che il riso (secondo componente) era già presente in Palestina prima del 1000 avanti cristo, vuol dire che quasi tutti i piatti con il riso (sono veramente tanti) erano già esistenti e per la sua grande diffusione (Nel Medi Oriente il riso arriva dall'est asiatico verso 2000 anni prima di cristo dalla Cina all' India e poi in Egitto e Siria ad Aleppo da lì in Africa e Europa per stabilirsi in Italia che diventa il paese più produttivo di diversi tipi di riso molto rinomati che oggi fornisce anche la Palestina) fu preferito al grano e derivati per l’accessibilità e bassi costi e maggior produttività.
Si racconta che il nome “maklouba” viene pronunciato la prima volta nel 1189 circa, subito dopo che il Saladino Al Ayyubi il curdo (Dante Alighieri porrà, oltre un secolo più tardi, Saladino tra i valorosi non cristiani  per la sua rettitudine, saggezza e di buon governo), sconfisse i crociati e liberò Gerusalemme e tutta la Palestina.
Si dice anche che furono le donne palestinesi al suo arrivo a Gerusalemme ad uscire per le strade ad accoglierlo insieme al suo esercito, fu offerto loro la “melanzanieh” come pranzo e mentre lui parlava di questo delizioso piatto raccontava anche come venivano rovesciate le pentole sui vassoi e da quell'episodio che si iniziò a chiamarla “rovesciata o makluba”.

Come ho sempre detto che non descriverò le ricette per fino e per segno ma elencherò gli ingredienti e racconterò degli aneddoti legati a quel piatto.
Per fare la makluba bisogna prendere delle belle melanzane con buccia sottile e qui le donne in Palestina hanno quelle preferite,mia madre usava quelle di Battir un villaggio nelle vicinanze di Gerusalemme, hanno un sapore completamente diverso dalle altre, sono lunghe e violacee e asciutte ma allo stesso tempo molto tenere mentre quelle tonde di Gerico usate per il “babagannuj” (purea di melanzane condite come per il hummos).
Qui in Italia scelgo sempre quelle sottili nero/violacee della Sicilia che si pelano e si affettano(per lungo) e dopo averle purgate con il sale le friggo (le infarino un po’perché non assorbano troppo olio). In Palestina si friggevano con l’olio d’oliva (oggi non si usa quasi più perché tanti alberi sono stati sradicati o bruciati dall'esercito israeliano) e perciò lo si fa con l’olio di mais, finito questo importante lavoro si lasciano sgocciolare su carta assorbente. Bisogna stare attenti alle quantità e proporzione tra riso e melanzane e carne. Se si vuole makluba vegetariana basta mettere le melanzane fritte allineate in fondo ed ai lati della pentola (che deve essere più larga che lunga) ma se si vuole mettere anche la carne la si deve fare prima bollire e pepare e salare e mettere in fondo alla pentola. (la carne può essere di pollo o di manzo o di montone e qui in Italia di maiale a bocconcini magri). Volendo si può foderare il fondo della pentola con rondelle di carote rosolate ed anche dei pezzi di cavolfiore fritto salato e pepato.
 Si versa il riso (preventivamente messo a bagno per un’oretta) anch'esso condito con un po’ di curcuma e pepe e sale. Certo che il riso deve essere quello giusto di media grandezza e media durezza ed anche povero di amido.
La Makluba è un piatto unico perfetto per famiglie numerose e quando è rovesciata risulta come una torta dalla quale ci si può servire anche da soli. Va accompagnata da un piatto di insalata mista ed una tazza di yogurt magro oltre al vino e acqua, mai mettere in tavola le bibite ed i succhi di frutta.
Si dice che una porzione di Maklubah di 350 gr. dia circa 600 calorie.



Buon appetito e spero che vi piaccia (la preparazione è lunga ma il risultato appaga. 

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