Cosa sono? Sembra parlare di vestito da sposa, quell’abbigliamento elegante stretto e lungo che fascia il corpo di una bella donna per renderlo ancor più bello in un giorno speciale.
Questa piccola premessa mi permette di entrare nell'argomento che oggi vorrei presentare come uno stuzzichino da mangiare in piedi o per strada e senza i convenevoli obbligatori che di solito uniscono a tavola diverse persone per consumare un pranzo tipico palestinese o arabo.
Dopo questa dovuta piccola premessa posso dire che la parola ‘arous vuol dire un panino arrotolato ripieno di carne speziata o di verdure o qualsiasi altra cosa da portare a presso o acquistare per strada da consumare freddo o caldo. Questo panino è facile e veloce da preparare e non costa molto, lo si trova in tutta la Palestina ed in diversi paesi arabi principalmente mediterranei.
La prima volta che ho sentito chiamare un panino ‘arous fu tantissimi anni fa nel Libano mentre ero andata con i miei genitori a trovare la famiglia di mia zia anch'essa profuga nel Libano, andammo in treno da Gerusalemme ed io avevo 5/6 anni e mio fratello 4/5 anni, restammo lì per 15 gg. La famiglia di mio zio era scappata dal loro villaggio Fassuta al nord della Galilea subito dopo il matrimonio del figlio e finiti nel Libano, sappiamo benissimo che i palestinese dei villaggi del nord tipo Safed, Sakhnin, Daburiyya e Saffourah trovarono rifugio oltre il confine con il Libano.
Per tornare al mio panino ricordo che la parola ‘arous l’ho sentita per la prima volta quando mia zia mi chiese se volevo “’arous bi labaneh”, non capivo cosa fosse ‘arous ma quando mi diede il panino fatto di pane sottile tirato ma arrotolato come un sigaro grosso capì che il labaneh (crema di yogurt) era spalmata dentro, non capivo però il perché di questo nome.
Dopo tanti anni scoprì il pane “shraq” tirato sottile che si usa in Palestina per il piatto tipico più famoso “mansaf”e così capì di nuovo che non c’era niente di strano se non il modo raffinato ed elegante di presentare un panino ai bambini o anche ai grandi per non sporcarsi le mani e nemmeno gocciolare per terra, così facendo rendevano il panino più gradevole nel gusto e nell’aspetto. Dopo tantissimi anni ancora e durante una visita a Nazareth ed altre città del nord vidi che nelle botteghe vendevano dei mega panini arrotolati con labaneh o con za’tar u zeit o con shawarma o kebab e tutti si chiamavano “’arous”.
Nazareth come tutte le città della Palestina storica del nord ha diverse cose in comune con il Libano, tipo la cadenza dialettale il modo di vestire oltre al cibo ed il pane buonissimo sottile e tirato che sicuramente è diverso da quello di Betlemme o di Ramalla.
Nella Palestina del centro e del sud abbiamo un pane simile ed anche le piadine e anche il pane pita arabo conosciuto anche come “raghif”, sono tutti diversi ma ugualmente buoni e si prestano a qualsiasi farcitura: falafel, kabab, shawarma e labaneh, frittata ecc ecc, anche se non lo chiamiamo “arous” ma “sandwich” non fa niente, è importante il contenuto e io preferisco chiamarlo sandwich (parola presa dagli inglesi che ci hanno occupato più di 20 anni).Quando uso il pane steso che faccio io in casa, allora lo chiamo “‘arous sposa” per la bellezza dell’involucro e la bontà del ripieno. Il pane pita in Palestina diventa Arous per le frequenti trasformazioni ed i cambiamenti ecco che la corsa al panino farcito di tutto di più e secondo il mio modesto parere dobbiamo chiamarlo sempre “sandwich” oppure “raghif” se è pitta/arabo e ‘arous se è steso sottile e farcito con l’amalgama di carne cruda macinata e speziata come per il kabab ma con l’aggiunta di un pomodorino tagliato a dadini, il tutto dentro questo panino arrotolato o piatto e metterlo poi in una tostiera o anche sotto la piastra di un fornetto per tostare pane e carne insieme .
E’ delizioso in una o nell’altra maniera.
Certamente è più facile e elegante tenere in mano un panino arus arrotolato perché assorbe l’eventuale liquido e non colerebbe sui vestiti e le mani, ma se si preferisce il pane piatto arabo tipico di Gerusalemme, basterebbe usare un pane leggermente più grosso che assorba i famosi liquidi. Per il nome non ha nessuna importanza ma conviene sempre chiamarlo AROUS SOLO IN LIBANO perché solo loro lo sanno fasciare e rendere bello e buono come la bella linea di una sposa libanese.
La giovane donna libanese è come la sorgente che sprizza dal cuore della terra e scorre per le valli serpeggianti. Dal momento che non trova una foce nel mare, si trasforma in un calmo lago sulla cui superficie che cresce si riflettono le stelle e la luna scintillante. Autore sconosciuto
Bassima e Fatima